K-INN Tech si impegna attivamente per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente.
Una parte significativa delle nostre attività di ricerca e sviluppo è dedicata:
al monitoraggio ambientale, direttamente sul campo
all’innovazione dei processi di trattamento dei rifiuti, all’interno dei nostri laboratori.
Ci contraddistinguono la flessibilità e la personalizzazione dei nostri impianti sperimentali, adattati alle specifiche esigenze dei clienti. Ogni campagna sperimentale è unica, e per questo creiamo sperimentazioni su misura per ogni commessa.
Le matrici fisiche su cui operiamo sono gassose, liquide e solide. Abbiamo esperienza nella messa a punto di processi per il trattamento di materiali di rifiuto, col fine di una loro valorizzazione oppure di una loro inertizzazione, e nell’ottenimento di energia da biomasse non convenzionali.
Abbiamo studiato l'innesco e la propagazione della combustione lenta in un letto di biomassa (corteccia di pino) in modo da mitigare/controllare il processo.
Aggiungendo sabbia, è stata modificata la porosità del letto. È stata utilizzata sabbia di diverse dimensioni medie di particelle, in varie disposizioni e proporzioni (dal 30 al 70%), modificando la porosità del letto (tra 0,44 e 0,67). Gli esperimenti sono stati condotti in un reattore a flusso, con contenuto di O₂ controllato nell’alimentazione. Il letto impaccato era sufficientemente grande da permettere lo sviluppo di un fronte di reazione, come previsto nelle applicazioni su larga scala. Le misurazioni della caduta di pressione si sono rivelate un’indicazione utile per monitorare l'innesco della combustione lenta e l'evoluzione del fronte. Il processo sembra sempre controllato dal flusso di O₂, come previsto per la combustione lenta. Regolare adeguatamente la porosità del letto con solidi inerti permette di controllare la propagazione dell'auto-riscaldamento, in vista del suo sfruttamento per la produzione di calore a bassa temperatura con conversione controllata simultanea. L'aggiunta di sabbia supporta un fronte di reazione ben definito. Il solido inerte preserva la struttura del letto man mano che la biomassa viene progressivamente consumata e permette di distribuire uniformemente l'O₂ nella biomassa, regolando così la dissipazione del calore e mantenendo confinato il fronte della combustione lenta.
leggi l'articoloAbbiamo studiato il riscaldamento spontaneo dei fanghi essiccati prodotti dal trattamento delle acque reflue provenienti principalmente da concerie.
È stato osservato un riscaldamento fino alla combustione in presenza di aria e umidità, a partire dalla temperatura ambiente. Per comprendere e prevenire il processo, abbiamo combinato analisi chimiche e morfologiche (ESEM) con il monitoraggio dell’attività termica in recipienti isolati. L'aggiunta selettiva di composti chimici, per amplificare o ridurre la reattività, è stata utilizzata per indagare e identificare sia il meccanismo chimico che causa l'auto-riscaldamento dei fanghi, sia una strategia di prevenzione o mitigazione. L’aggiunta di FeS accelera l'innesco della reattività, mentre lo S la mantiene nel tempo. Al contrario, Ca(OH)₂, Na₂CO₃, NaHCO₃, FeCl₂, EDTA e NaClO possono limitare o addirittura prevenire completamente l'attività esotermica. Tutte le evidenze sperimentali mostrano che le reazioni alla base dell'auto-riscaldamento dei fanghi essiccati coinvolgono il sistema Fe/S/O. La soppressione totale della reattività richiede quantità di additivi incompatibili a livello industriale in termini di riduzione dei rifiuti e di costi. La miglior prevenzione richiede la riduzione o la rimozione di S e Fe dalla matrice solida essiccata.
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